Chi di voi non è mai rimasto solo a casa con vomito e diarrea. Tutti ci sono passati almeno una volta. Il medico in questi casi consiglia pastina in bianco.
Bene! Tirate fuori dal cassetto il vostro grembiule rosa shocking paiettato e mettetevi all’opera!
Cercate per tutta la casa la pentola più piccola che possedete (questa prenderà da ora il nome di pentola piccola a tutto).
Versate dentro l’acqua del rubinetto, deve arrivare pressappoco a 2 cm dal bordo superiore della pentola .Spostate la pentola sopra al fornello trasportandola parallelamente al pavimento e molto lentamente evitando di versarne il contenuto.
Il fornello medio andrà benissimo. Coprite la pentola con il proprio coperchio e accendete il fuoco, la fiamma deve essere alta ma assicuratevi che non fuoriesca dalla base della pentola.
Dovete aspettare che l’acqua raggiunga la bollitura, con il coperchio il vapore che si formerà all’interno della pentola farà aumentare la pressione consentendo all’acqua di riscaldarsi in minor tempo. Se non hai ancora scelto la pastina fallo! Puoi scegliere quella che più ti piace basta che non passi attraverso il colapasta (la scodella di plastica con i buchi quella di ferro serve per bollire le verdure!) Raggiunta la bollitura il tuo coperchio comincerà a muoversi, è il modo che ha la tua pentola per dirti “hey cagone cala la pasta”.
Togli il coperchio prendi la bilancia da cucina e misura massimo 100 grammi di pasta (non superare i 100 sennò li vomiti). La bilancia da cucina arriva a misurare un massimo di 5 Kg , la distinguete dalle classiche bilance pesapersone perché non viene mai riposta per terra ed è quasi sempre provvista di un pratico vassoietto . Prima di effettuare la misurazione assicurati che l’ago della bilancia stia sullo 0. Se la tua bilancia non è provvista di vassoio puoi usare un piatto fondo.
Dopo aver pesato la pasta prendere il comodo vassoietto e avvicinatevi lentamente alla pentola , con gesto delicato versatene il contenuto. Prima di effettuare questa operazione assicuratevi ancora una volta di aver rimosso il coperchio. Prendete subito un cucchiaio o (se sapete cos’è) una cucchiarella in legno e iniziate a mescolare con garbo (il contenuto della pentola ovviamente). La mescolatura deve essere sì garbata ma nel vostro gesto deve trasparire un senso di decisione disinteressata che convincerà la pasta a non incollarsi.
Dopo 3 o 4 giri nel senso che desiderate prendete un cucchiaino di sale grosso, versate nella pentola e continuate a mescolare. Il tempo di cottura della pastina è molto ridotto, ad ogni modo è sempre indicato sulla busta (non a caso). Ogni due minuti prima della fine della cottura girate la pastina per evitare che si attacchi.
Per le prime volte vi consiglio di attenervi alle istruzioni senza prendere vostre iniziative, quando capirete qualcosa in più vi insegnerò ad assaggiare la pasta senza provocarvi ustioni sulla lingua.
Prendete il colapasta (la scodella con i buchi) e ponetelo nel lavello. Utilizzando una presina o un guantone prendete la pentola per il manico e sempre parallelamente al pavimento trasportatene il contenuto all’ interno del colapasta, mi raccomando sempre cautamente, e possibilmente sorridendo alla vita. Effettuata l’operazione spegnete il fornello e poggiatevi la pentola vuota . Prendete un piatto fondo e portatelo con voi vicino al lavello. Alzate il colapasta e lasciate scorrere tutta l’acqua nel lavandino, successivamente versate la pasta all’interno del piatto fondo aiutandovi con un cucchiaio.
La vostra pasta è pronta potete condirla con formaggio UN PO’ di olio oppure facendovi sciogliere un tocchetto di burro… ok lasciamo perdere meglio olio e formaggio.
Dopo aver raccattato tutti i residui di pasta dalla cucina toglietevi il grembiule e mangiate.
Per non alzarvi più una volta che vi siete seduti consiglio di apparecchiare la tavola considerando che dovete consumare un pasto frugale, quindi il piatto, un bicchiere, un tovagliolo, una forchetta o un cucchiaio e la bottiglia d’acqua.
La salatura
La salatura della pasta le prime volte è meglio controllarla appena la pasta viene messa nel colapasta. La quantità di sale che ho consigliato è quella prevista per una pentola che sia davvero piccola a tutto. Se risulta insipida consiglio di abbondare con il formaggio, in questo caso meglio il romano (quello che puzza di scarpe). Se risulta salata fate una sciacquata veloce alla pasta sotto la fontana, non più di 10 secondi e lasciate fuoriuscire l’acqua che avete aggiunto dal colapasta.
La cottura
Il tempo di cottura della pasta indicato sulle buste è quello consigliabile dato che siete alle prime armi, quando calate la pasta quindi prendete il tempo all’orologio o utilizzate un timer. Se preferite una pasta più cruda levate la pasta un minuto prima (consigliato per chi non porta la dentiera).
Grazie per l’attenzione, vi auguro che vi vengano il vomito e la diarrea per provare la soddisfazione di essere sopravvissuti ad piatto di pasta cucinato da voi.
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